La diminuzione delle visite e dei consulti presso le Aziende Ospedaliere è una delle conseguenze impreviste della nuova emergenza coronavirus. Un effetto perverso quanto comprensibilissimo, gli ospedali se ne sono via via accorti col passare delle settimane, statistiche alla mano: gli accessi in ospedale si sono dimezzati per paura del contagio. Insomma, se è normale avere paura del Covid-19, in alcuni casi c’è purtroppo anche di peggio, di cui aver paura. Molto spesso i pazienti decidono di rivolgersi alle strutture ospedaliere e lo fanno in molti casi tardivamente, con il conseguente rischio di gravi complicazioni.

La guerra al Coronavirus non termina con il debellamento dell’infezione ma prosegue con l’obiettivo di curare tutti i pazienti che hanno bisogno delle cure ospedaliere.

Per questi motivi l’Associazione Il Tulipano Bianco APS ha voluto contribuire alla realizzazione del progetto “Il San Camillo Risponde”, proposta teleconsulto specialistico e di procedure per la presa in carico di nuovi pazienti con patologie potenzialmente “a rischio”

Progetto:

Oggetto del presente documento è la proposta del San Camillo Forlanini per affrontare la prossima fase dell’emergenza COVID, ovvero quella relativa alla progressiva riattivazione delle attività “programmate”, creando le condizioni affinché anche pazienti non urgenti possano entrare in contatto con gli specialisti ed, al bisogno, dagli stessi essere visitati.

La fase attuale è infatti caratterizzata da una forte riduzione delle attività determinata dalle disposizioni governative e regionali concernenti il contenimento della diffusione di COVID-19 ed anche dal timore non giustificato dell’utenza di andare in ospedale in quanto ritenuto “luogo” di potenziale contagio.

Al momento sono garantite visite e prestazioni diagnostiche ambulatoriali ai soli casi classifìcati urgenti U e B che prevedono tempi di esecuzione entro 3 e l0 giorni.

Lo scenario attuale è quello in cui oltre a quanto rappresentato in tema di “paure” dei cittadini vi è una oggettiva difficoltà per gli stessi a relazionarsi con i medici di medicina generale, impegnati sul fronte territoriale nel contrasto della malattia virale e spesso materialmente impossibilitati a valutare e prescrivere visite urgenti specialistiche.

In questo particolare ambito è certamente opportuno favorire – nel rispetto delle regole vigenti – uno stretto contatto tra gli specialisti e tutti quei pazienti per i quali un ritardo diagnostico può innescare o aggravare una patologia necessitante di presa in carico rapida.

In ragione di quanto rappresentato l’Azienda ritiene di dover strutturare dei servizi attivi (recall) e di “attesa” (consulto specialistico telefonico) in favore dell’utenza al fine di progressivamente rimandare a regime le attività ambulatoriali e di ricovero.

Allo scopo ogni unità organizzativa garantirà:

  • Un servizio di “consulting telefonico” attivo per accogliere le chiamate dei pazienti che non rientrano nelle categorie precedenti U e B e/o dei loro medici curanti che abbiano necessità di contatto specialistico

  • Un Servizio di “recall telefonico” dei pazienti già prenotati e sospesi dal 9 marzo perché non rientranti nelle categorie B e U. Il fine è di valutare se vi sia stata un’evoluzione della situazione del paziente e, conseguentemente in caso di una valutazione relativa a rischi di “urgentizzazione”, si provvederà a dare un appuntamento previa compilazione di specifica impegnativa che sarà “regolarizzata” dal paziente prima dell’esecuzione della prestazione.

  • Servizio di recall dei pazienti già in carico al fine di valutare le valutazioni di cui in precedenza e valutare la possibilità di gestione “a distanza” o meno degli stessi. Ove si ravvisino gli estremi di cui al punto precedente si provvederà in analogia a quando descritto al punto 2.

Il servizio sarò attivo per ogni Unità Operativa dal lunedì al venerdì.

I riferimenti telefonici saranno disponibili nell’apposita sezione dei sito aziendale.

Al fine di garantire una adeguata diffusione all’utenza dell’iniziativa saranno attivate specifiche campagne informative oltre all’inserimento della stessa nei canali social aziendali ed istituzionali ove autorizzati.

Il contributo dell’Associazione IL TULIPANO BIANCO APS è il seguente:

Programma comunicativo de il Tulipano Bianco APS, con l’obiettivo di aiutare l’Ospedale San Camillo Forlanini a diffondere il seguente messaggio: “non esiste solo il Coronavirus, potete continuare a venire da noi in sicurezza effettuando screening e visite necessarie per la salute di tutti i cittadini”.

Il messaggio dovrà essere diffuso a livello locale (ROMA e provincia) e prevederà due canali principali: uno legato a VIDEO e SOCIAL MEDIA MARKETING e uno legato ad un concetto più tradizionale di STAMPA e COMUNICAZIONE.

VIDEO E SOCIAL MEDIA MARKETING

  • Realizzazione delle opere grafiche (video, locandine, banner)

  • Realizzazione di una grafica formato gigante per la cartellonistica di strada;

  • Realizzazione di una serie di 3 video differenti, collegati tra loro, per la campagna social;

  • Realizzazione di un video con grafica testuale da far girare sui social;

  • Creazione di video e contenuti audio ad hoc da far veicolare sui social media e mettere a disposizione della stampa

  • Banner pubblicitari su quotidiani online e testate cartacee

STAMPA E COMUNICAZIONE

  • Organizzazione di conferenze stampa presso il San Camillo od on line (piattaforma Zoom, ad esempio, visto il periodo di distanziamento sociale, legato alla emergenza coronavirus);

  • Stesura comunicati stampa del progetto, che dovranno essere periodicamente rilanciato su giornali, tv e radio;

  • Organizzazione interviste con direttore generale, Fabrizio d’Alba, e il presidente Francesco Giordani per testate on line e quotidiani nazionali con cronaca romana (Il Messaggero, Il Tempo, La Repubblica, ecc), locali (Il Caffè di Roma, ecc), e free press nazionali (Leggo, ecc);

  • Ospitate” telefoniche all’interno di contenitori radiofonici e televisivi (di carattere regionale, se possibile nazionale);

  • Creazione e organizzazione di eventi pubblici, legati al progetto, da predisporre all’interno del San Camillo.

L’Associazione inoltre garantisce un contributo per il lavoro di una risorsa dedicata all’attività di comunicazione e divulgazione del progetto, attraverso i diversi canali messi a disposizione anche dall’Ospedale San Camillo Forlanini.