Il progetto si propone di migliorare la qualità della vita degli anziani e dei disabili di Taranto: a) Effettuando un sostegno psico sociale, creando un rapporto di fiducia con l’assistito, sostenendolo nelle sue difficoltà di ordine psicologico e sociale, migliorando i rapporti familiari, specie quelli parentali e dei vicini.
L’accelerata vita moderna porta tutti a involute distrazioni specie tra familiari perché si è certi di una naturale comprensione: l’anziano richiede silenziosamente le attenzioni di un bambino, il disabile vive in una rassegnata solitudine la sua quotidianità. b) Attivando iniziative di disbrigo di pratiche burocratiche, amministrative o semplicemente di gestione quotidiana della spesa e della cura della persona, etc I risultati:
- Una razionalizzazione della domanda e dell’accesso ai servizi da parte della popolazione anziana e disabile attraverso la creazione di uno sportello informativo. Riguarda innanzi tutto la fruibilità ottimale dei servizi verificando anche l’effettiva necessità di assistenza domiciliare, che assai spesso viene richiesta per semplici impedimenti alla mobilità, piuttosto che per la non autosufficienza psicofisica dell’utente.
- Riduzione dell’emarginazione sociale e della solitudine attraverso l’arricchimento della vita socio relazionale finalizzata a promuovere la partecipazione degli utenti in attività di socializzazione e ricreazione.
- Recupero e supporto all’autonomia rispetto allo svolgimento delle attività quotidiane Attraverso lo “SPORTELLO” che sarà un punto di riferimento informativo per fornire informazioni e orientare gli anziani e i disabili sui servizi socio sanitari alla persona: in sostanza questi gli obiettivi principali, tra loro strettamente collegati: a) riconoscere i bisogni e le necessità manifestate dall’utente in tema di orientamento e informazione; b) fornire le risposte più adeguate. c) verificare l’effettivo bisogno dell’anziano/disabile di fruire di servizi di assistenza sanitaria e sociosanitaria domiciliare; d) fornire ausilio e consulenza all’anziano/disabile che non sappia come procedere per ottenere l’accesso a questi servizi; e) favorire la mobilità per raggiungere i servizi organizzandone lo spostamento; f) attivare un servizio domiciliare che consenta all’anziano/disabile solo, non autosufficiente e privo di canali verso l’esterno di fruire di supporto e assistenza; g) in caso di indisponibilità del servizio pubblico, aiutare l’utente a individuare gli operatori privati che meglio e più economicamente possano soddisfare i suoi bisogni di assistenza.