Progetto terza età: anziani attivi

Negli ultimi decenni, grazie ai progressi della medicina ed a stili di vita più salutari, stiamo assistendo sempre di più ad un allungamento della durata della vita. Se ciò, da una parte, rappresenta una grande conquista di civiltà, dall’altra impone alla società più complessiva il compito di porre le condizioni sociali e culturali affinchè l’allungamento della vita mantenga nella società risorse umane preziose e offra nuove opportunità.

Sempre più spesso, si incontrano persone anziane, ancora in buona salute, che vorrebbero sentirsi ancora impegnate ed utili per la società, pronti a mettere a disposizione la loro esperienza e la loro storia a vantaggio delle nuove generazioni, ma che purtroppo, sempre più spesso, sono relegati ai margini della società, a forte rischio di isolamento, lontani da figli e nipoti che si sono trasferiti in altre regioni spinti dalla ricerca di maggiori opportunità lavorative.

Negli ultimi anni la Regione Campania ha portato avanti una serie di politiche importanti in tema di IA con l’obiettivo di superare una visione obsoleta delle persone anziane come meri utenti di servizi sanitari o socio-assistenziali. Tra queste politiche si segnalano in particolare una legge regionale trasversale sull’IA e una legge regionale sul riconoscimento dei caregiver familiari, il cui monitoraggio e implementazione sono in capo alla Direzione Generale per le Politiche Sociali e Socio Sanitarie. Nonostante l’evoluzione significativa delle politiche regionali verso la promozione della partecipazione e dell’inclusione sociale degli anziani, tali iniziative soffrono ad oggi di una limitata implementazione, dovuta anche a meccanismi interni all’organizzazione della Regione.

La città e la provincia di Benevento, in particolare, è tra le realtà regionali che, purtroppo, offre minori opportunità alle persone della terza età. Sono, infatti, totalmente assenti strutture e politiche che favoriscono la partecipazione e la socializzazione degli anziani e delle loro famiglie.

Esistono , naturalmente, strutture di ospitalità per anziani – auto e non autosufficienti, ma poche o nulle sono le attività, le opportunità e le politiche attive per persone anziane che vivono al di fuori di tali centri e vorrebbero ancora sentirsi utili per la società.

Con il progetto “Terza Età – Anziani Attivi, percorsi e strumenti per una vecchiaia attiva”, promosso dalla CONFEURO SANNIO , dall’Associazione SIMPOSIO ACADEMY e dall’Associazione il TULIPANO BIANCO, con la partecipazione del CENTRO MEDICO MORGAGNI di Benevento ed il Patrocinio Gratuito di Asl e Comune di Benevento, si intende migliorare questo gap e favorire il benessere dell’anziano attraverso un invecchiamento attivo ed in buona salute. Non più l’anziano come peso per le famiglie ma l’anziano come risorsa attiva per la società.

Analisi dell’invecchiamento in CAMPANIA: background socio-demografico

La popolazione residente in Campania è relativamente più giovane della media italiana, con il 18,8% di persone sopra i 65 anni (contro il 22,8% a livello nazionale). Nel 2018 circa due terzi della popolazione con 55 anni e più aveva un livello di istruzione basso (scuola secondaria di primo grado – licenza media – o inferiore), un dato ancora più accentuato per le donne (73,1%). Tra gli occupati si registra una forte differenza di genere, con gli uomini più coinvolti nel mercato del lavoro (61,3% dei lavoratori maturi tra 55 e 64 anni) e una partecipazione molto bassa da parte delle donne (29,3% delle lavoratrici nella stessa fascia di età). Il tasso di volontariato è molto inferiore rispetto alla media nazionale (meno della metà), sia per gli uomini (5,6% contro l’11,4% nazionale) che per le donne (3,8% contro l’8,5%). In termini di salute percepita, circa un terzo degli anziani ultrasessantacinquenni ha dichiarato di sentirsi ‘bene’ e meno di un quinto di stare ‘male’. Queste indicazioni sullo stato di salute sono grossomodo in linea con le medie nazionali e mostrano anch’esse una differenza di genere, con le donne che tendono a percepire una salute peggiore rispetto agli uomini.

L’invecchiamento attivo messo in pratica nella regione Campania

La Regione Campania ha sviluppato politiche di IA in quattro direzioni principali:

(1) IA come area di intervento multidimensionale e integrata;

(2) il settore dell’assistenza informale;

(3) il settore della partecipazione, dignità e cittadinanza sociale;

(4) il settore della promozione della salute.

La prima riguarda la recente legge regionale sull’IA (LR 2/2018), la quale si raccorda alla precedente legge regionale su dignità e cittadinanza sociale (LR 11/2007). La nuova legge sull’IA ha l’obiettivo di tutelare e garantire il diritto alla qualità della vita ed alla sicurezza in favore della popolazione anziana, promuovendo azioni di invecchiamento attivo in senso lato, includendo tra le altre finalità: partecipazione sociale, economica e culturale; autonomia e benessere; contrasto alla discriminazione; formazione e accesso a nuove tecnologie; volontariato; sport; prevenzione da truffe e ludopatia; turismo sociale; nuove soluzioni di coabitazione. La legge si configura come uno strumento per indicare ambiti privilegiati di intervento in materia e per definire il ruolo strategico della Regione Campania. In questo senso, si prevede implicitamente il sostegno della Regione a interventi e progetti proposti da comuni, aziende sanitarie locali (ASL), scuole e soggetti del terzo settore. Le modalità di attuazione sono demandate ad un programma triennale degli interventi, da approvare da parte della Giunta, sentita la competente commissione consiliare.

Tuttavia, ad oggi nessun programma triennale è stato approvato e non sono previsti strumenti specifici di concertazione come tavoli permanenti o consulte. Nel 2018 sono stati stanziati 100.000 euro per una prima attuazione della legge (v. Decreto Dirigenziale n. 385/2018), ripartiti tra tutti gli Ambiti Territoriali sulla base dell’indice ISTAT (al 01.01.2018) di popolazione anziana residente (65-75 anni). In totale, 37 progetti sono stati finora approvati e finanziati nelle macro-aree di integrazione sociale e formazione, servizio civile, e gestione di terreni pubblici (inclusi giardinaggio e orticoltura sociale). Per altri progetti la fase di valutazione è ancora in corso e prossima alla conclusione. Nel 2019 non sono state allocate ulteriori risorse. La seconda direzione di sviluppo delle politiche di IA è quella che si concentra sulla dimensione settoriale del riconoscimento e del supporto dell’assistenza informale prestata da familiari a persone non autosufficienti (i c.d. caregiver familiari). La recente legge (LR 33/2017), tra le prime in Italia in materia, definisce il ruolo di caregiver familiare, il suo coinvolgimento nella redazione e attuazione del Progetto Individuale per la persona assistita, il sostegno fornito da servizi e rete di solidarietà. La Regione si impegna a predisporre interventi di sostegno al caregiver tramite servizi, benefici economici, assicurazioni, flessibilità oraria nel lavoro. Inoltre, la Regione supporta interventi di sensibilizzazione di operatori, servizi e organizzazioni non-profit sul tema del caregiver familiare e la comunicazione (anche via tecnologie). Viene anche istituito un giorno di celebrazione del ruolo del caregiver (“Caregiver day”, l’ultimo sabato del mese di maggio di ogni anno). La legge prevede anche il riconoscimento delle capacità del caregiver tramite formalizzazione e certificazione 4 delle competenze, nonché l’iscrizione nel registro dei caregiver familiari. A dispetto delle finalità positive di questa legge e dell’ambizione di promuovere un cambiamento culturale sul ruolo del caregiver nei servizi e nella società, tali disposizioni non sono state ad oggi attuate. I finanziamenti inizialmente allocati (15.000 euro per il 2017, 50.000 euro per il 2018 e 50.000 euro per il 2019) non sono stati utilizzati e nessuna attività operativa è stata condotta (v. risposta a interrogazione consiliare RG n. 1402 del 2019). Una terza area di iniziativa politica relativa all’IA è quella che concerne la partecipazione, la dignità e la cittadinanza sociale (LR 11/2007). Questa legge promuove e assicura la pari dignità sociale della persona, le pari opportunità e l’effettiva tutela dei diritti sociali di cittadinanza, attraverso l’attuazione di un sistema di protezione fondato sulla corresponsabilità dei soggetti istituzionali e sociali, che concorrono alla costruzione di una comunità solidale. Seppure si tratta di un atto normativo generale che ha come destinatari l’intera popolazione regionale, uno degli obiettivi strategici di questa legge è quello di valorizzare il ruolo degli anziani, favorendo la creazione di servizi e strutture per gli scambi relazionali e intergenerazionali, anche nella formazione dei giovani ai mestieri pregevoli in via di estinzione, nonché per la valorizzazione di competenze e esperienze dei lavoratori anziani e per l’incentivazione delle attività di volontariato. Tali disposizioni si legano in maniera operativa al Piano Sociale Regionale e alla sua ultima programmazione 2019- 2021 (DGR 897/2018), nonchè, a cascata, ai Piani Sociali di Ambito. L’ultimo Piano Sociale Regionale include una specifica sezione sulle politiche per anziani e IA (Azione Strategica 7), dove si pongono obiettivi per: la connettività sociale di anziani non autosufficienti; gli interventi tramite centri sociali polifunzionali e cohousing (es. gruppo appartamento, casa albergo); l’inclusione attiva; gli interventi di integrazione sociale per inclusione e autonomia; il contrasto alla povertà. Tali obiettivi strategici sono poi tradotti in obiettivi operativi da linee guida annuali, curate dalla Regione Campania, a cui i Piani Sociali di Ambito devono raccordarsi. Infine, in relazione all’IA devono esserere menzionate anche le disposizioni regionali in materia di promozione della salute per gli anziani. In questo senso, l’ultimo Piano Regionale della Prevenzione 2014- 2019 (DGR 860/2015) prevede uno specifico obiettivo per promuovere la salute degli anziani nella comunità (obiettivo intermedio 6, Azione B.1). A livello operativo, tale obiettivo è recepito dalle ASL soprattutto nell’implementazione di servizi di Attività Fisica Adattata (AFA). L’AFA è una pratica strutturata, regolare e costante di attività fisica e motoria non sanitaria, svolta individualmente o in gruppo, monitorata da professionisti in scienze motorie e rivolta principalmente a persone con malattie croniche e anziani. Tramite la partecipazione a queste attività, prescritte dai medici di medicina generale o specialisti, la persona anziana può beneficiare di miglioramenti motori e fisici, nonché di ulteriori momenti di vita sociale se l’attività è svolta in gruppo.

Tema dell’invecchiamento in tutte le politiche pubbliche (MIPAA 1)

La Regione Campania non ha al momento strumenti di collaborazione tra direzioni generali o a livello di servizi locali specificatamente in ambito di IA. La Direzione Generale per le Politiche Sociali e Socio-Sanitarie lavora in modo congiunto insieme alla Direzione Generale per la Tutela della Salute nei temi di interesse più generale, quale ad esempio la promozione della salute nelle comunità. Seppure la LR 2/2018 abbraccia diverse dimensioni di IA di competenza di più direzioni, la mancata attuazione non ha portato a nuove collaborazioni e programmazioni trasversali. Integrazione e partecipazione degli anziani nella società, partnerships (MIPAA 2, SDG 17) Per quanto riguarda l’integrazione e la partecipazione degli anziani, come previsto dalle leggi sulla promozione dell’invecchiamento attivo (LR 2/2018) e sui caregiver (LR 33/2017), questi aspetti risultano al momento inattuati, nonostante che il principio di cittadinanza attiva sia ricorrente in queste normative. La Regione Campania riconosce infatti a tutti i cittadini un ruolo attivo nella società, che deve essere favorito da azioni coerenti da parte dei servizi e della comunità. In particolare, nella LR 2/2018 sull’IA la Regione mira a valorizzare il ruolo degli anziani nella comunità attraverso la partecipazione attiva alla vita sociale, economica e culturale, superando possibili forme di categorizzazione o discriminazione legate all’età anziana. Si tratta di un elemento culturale importante, reso esplicito in questa legge, che riguarda il superamento di politiche per anziani basate prevalentemente o esclusivamente sui bisogni sanitari o socio-assistenziali, riconoscendo alla popolazione anziana un ruolo ben più ampio, variegato e rilevante nella società. Inoltre, il Piano Regionale della Prevenzione include azioni di promozione della salute che mirano a migliorare il benessere e l’autonomia degli anziani, con benefici diretti per la loro integrazione sociale. Ad accompagnare le dichiarazioni di principio e la previsione di attività e servizi, tuttavia, non risultano essere in atto processi di consultazione o networking specifico con stakeholder sull’IA in ambito regionale o promossi dalla Regione. Disuguaglianze, povertà e crescita economica equa e sostenibile (SDG 10, SDG 1, MIPAA 3) La Regione Campania ha all’attivo l’implementazione di misure a contrasto della povertà e diseguaglianze economiche in età anziana. Il Piano Sociale Regionale prevede l’offerta di contributi economici agli anziani per contrastare la povertà, in aggiunta ad altri interventi di integrazione e inclusione sociale. Altri benefici economici, volti non tanto alla povertà quanto a mitigare il rischio sociale di prestare assistenza in famiglia, sono previsti dalla LR 33/2017 a caregiver familiari e loro assistiti, come ad esempio assegni di cura e contributi per l’adattamento dell’ambiente domestico. Inoltre, la Regione promuove iniziative e attività volte alla sostenibilità economica e ambientale, con finalità di promozione della cultura, turismo sociale, gestione del territorio, impegno civile e scambi intergenerazionali (LR 2/2018 e LR 11/2007). Tuttavia, questi ultimi benefici e azioni trovano implementazione molto limitata. Adattare sistemi di protezione sociale (MIPAA 4) Tramite la LR 11/2007 su dignità e cittadinanza sociale, la Regione Campania promuove dignità sociale della persona, le pari opportunità e l’effettiva tutela dei diritti sociali, all’interno della cornice della legge quadro 6 328/2000. In tal senso, la Regione riconosce l’universalità e l’eligibilità di diritti e prestazioni sociali a tutte le persone. Tale dichiarazione di principio, valida per tutta la popolazione residente, si traduce specificamente per gli anziani nella previsione di reti e servizi, tra l’altro, per:  garantire in maniera omogenea, sul territorio regionale, la domiciliarità e l’adeguamento, se necessario, della struttura abitativa;  mantenere l’autonomia della persona, anche attraverso un costante monitoraggio delle sue condizioni;  l’accoglienza in famiglie che possano garantire il mantenimento degli stili di vita dell’anziano;  l’incentivazione delle attività di volontariato e reciprocità. La LR 33/2017 sul riconoscimento del caregiver familiare dispone il coinvolgimento del caregiver familiare nella rete di servizi sociali e sociosanitari regionali e nella rete di solidarietà. Questo riguarda sia una migliore pianificazione e integrazione dell’assistenza alla persona assistita, sia lo sviluppo di interventi e servizi specifici di supporto al caregiver familiare. Tuttavia, mentre alcune azioni previste dalla LR 11/2007 trovano spazio nel Piano Sociale Regionale e, a cascata, nei Piani Sociali di Ambito, la LR 33/2017 non è stata ancora attuata. Preparare il mercato del lavoro (MIPAA 5, SDG 8) Si possono rilevare alcuni obiettivi strategici della Regione Campania in materia di trasmissione delle conoscenze. Nella LR 2/2018 sull’IA e nella LR 11/2007 su dignità e cittadinanza sociale si prevede l’offerta di percorsi formativi per il recupero dell’artigianato e degli antichi mestieri (inclusi quelli a rischio di estinzione) tramite l’impiego di artigiani anziani nella formazione dei giovani. Questo ha un effetto benefico sia per i lavoratori anziani (coinvolgimento attivo nelle attività di formazione, trasmissione delle conoscenze, nuove relazioni intergenerazionali, garantire un futuro alla propria professione e mestiere), sia per i giovani (nuove relazioni intergenerazionali, nuove competenze, nuovi sbocchi professionali). In aggiunta, tramite la LR 33/2017 sui caregiver familiari, la Regione facilita il riconoscimento delle competenze assistenziali maturate dai caregiver e permette loro di ottenere crediti formativi per ottenere la qualifica di operatore sociosanitario (o di altre figure). In questo modo l’esperienza dei caregiver è valorizzata e viene offerta una possibilità aggiuntiva nel mercato del lavoro. Anche in questi casi si deve registrare però una mancata realizzazione degli interventi previsti dalla LR 2/2018 e dalla LR 33/2017

Il progetto promosso dalla CONFEURO SANNIO e finanziato dall’Associazione Tulipano Bianco, sarà gestito dall’Associazione Culturale Simposio Academy, che è un Ente del Terzo Settore, molto attento a temi e problematiche sociali del territorio, in particolar modo degli anziani e, prendendo a riferimento la Legge Regionale della Campania, con la partecipazione del Centro Medico Morgagni ed il patrocinio di Comune di Benevento e ASL BN1 si svilupperà sui tre pilastri per sostenere un invecchiamento attivo, individuati dall’Oms nel documento “Active ageing. A policy framework” pubblicato nel 2002 :

  • LA SALUTE
  • LA PARTECIPAZIONE
  • LA SICUREZZA

Salute. Intesa come la promozione di stili di vita sani e attivi, adottando un approccio life-course, focalizzando l’attenzione sulla prevenzione, riducendo i fattori di rischio individuali (fumo, abuso di alcol, sedentarietà e alimentazione scorretta),per favorire, lungo tutto il corso dell’esistenza, il mantenimento di un buono stato di salute, sia fisico che mentale e sociale.

– Partecipazione Intesa come la promozione di una partecipazione attiva delle persone anziane attraverso una serie di iniziative in cui le persone più avanti con l’età rappresentino una risorsa per la collettività, e riducano il loro livello di dipendenza dagli altri innalzando la qualità della loro vita. Il concetto di “anziano-risorsa” parte da una visione positiva della persona, che è in continuo sviluppo ed è in grado di contribuire, in ogni fase della vita, sia alla propria crescita individuale che collettiva.

– Sicurezza, come dimensione di responsabilizzazione e di autodeterminazione degli anziani in modo da essere in prima persona capaci di riconoscere le situazioni di rischio e sapere cosa è meglio fare per affrontarle.

Durata e Obiettivi di Progetto

Le attività, prevedono una fase di studio, formazione, ricerca, pianificazione, strutturate in 3 aree di intervento, saranno realizzate nell’arco di 12 mesi.

Con il progetto si punterà a sviluppare concrete azioni di prevenzione all’esclusione sociale delle persone anziane, promuovendo la sinergia tra familiari, istituzioni e volontariato, da sostenere e promuovere maggiormente, per elaborare strategie di rete mirate alla soddisfazione dei bisogni dei beneficiari diretti.

Il progetto si suddivide in tre aree di intervento:

Area 1 – Prevenzione e salute attraverso percorsi di promozione di stili di vita salutari e con particolare attenzione alla prevenzione.

Area 2 Alfabetizzazione digitale e partecipazione attiva, attraverso corsi di formazione per l’accesso al digitale per garantire una maggiore integrazione nella società e una partecipazione attiva dell’anziano.

Area 3 Lotta alla solitudine, attraverso la partecipazione ad attività di socializzazione tra anziani di diverse realtà del territorio provinciale e nazionale e tra diverse generazioni, anche attraverso la programmazione di gite sociali.

DETTAGLIO DELLE ATTIVITA’

Prima dell’avvio delle attività sarà realizzato un Convegno illustrativo del progetto

FORMAZIONE

Per la realizzazione del progetto si punterà come primo passp alla individuazione tra i pensionati iscritti alla CONFEURO Sannio di 4 pensionati che saranno affiancati da 4 collaboratori opportunamente formati su opportunità e tematiche sociali, previdenziali e assistenziali che possano riguardare la popolazione anziana, anche grazie all’ausilio dei volontari dell’Associazione Culturale “Simposio Accademy

I pensionati, opportunamente formati, saranno inseriti presso la sede dell’Associazione Simposio Accademy, dove verrà attivato un Centro di ascolto per anziani. Ulteriori Centri di ascolto anziani verranno attivati presso le sedi comunali della Confeuro Sannio.

In particolare, oltre al Centro Ascolto presso la sede dell’Associazione, saranno attivati altri tre centri presso le sedi comunali della Confeuro di Baselice (per l’Area del Fortore), di Foglianise (per l’Area della Valle Vitulanese) e di San Salvatore Telesino (per l’Area Tammaro/Titerno).

Presso i Punti di Ascolto, gli anziani troveranno un pensionato attivista che sarà affiancato da un collaboratore volontario dell’Associazione Simposio Accademy, che forniranno informazioni dettagliate circa le attività del progetto e raccoglieranno le adesioni alle varie attività. Gli attivisti, inoltre, potranno soddisfare tutte le richieste e le necessità di natura previdenziale e socioassistenziale, fornendo ogni informazione e supporto, anche relativamente ai vari bandi ed iniziative regionali e comunali.

Gli attivisti del progetto, a stretto contatto con le comunità locali, potranno svolgere un analisi dettagliata della situazione anziani del territorio, che potrà consentire di migliorare gli interventi del progetto e/o di svilupparne altri per il futuro.

Area 1

Prevenzione e salute

1.1 Laboratori di promozione della salute

Con le attività ricadenti nell’Area 1, si punterà in particolar modo a promuovere un invecchiamento in salute ed a favorire il benessere fisico e mentale dell’anziano, favorendo la scelta di stili di vita salutari. Saranno realizzati, in collaborazione con il Centro Medico Morgagni, incontri periodici con medici specialistici, per il controllo gratuito dello stato di salute degli anziani. Saranno inoltre realizzate una o più giornate della prevenzione, che si terranno in un luogo pubblico del Comune di Benevento, su tematiche e patologie a maggior rischio per le persone anziane. Saranno inoltre svolti corsi di Primo Soccorso per un numero massimo di 20 anziani per ogni Punto di Ascolto.

Area 2.

Alfabetizzazione digitale e partecipazione attiva, attraverso corsi di formazione per l’accesso al digitale per garantire una maggiore integrazione nella società e una partecipazione più attiva. 3.1 Potenziamento dei servizi di accoglienza e informazione

Nell’ambito dell’Area 2 del progetto, grazie all’ausilio di un collaboratore esperto informatico, sarà svolto un corso della durata di 5 giorni all’interno dei 4 punti di ascolto, con la partecipazione di 20 pensionati, di alfabetizzazione digitale e sull’utilizzo dei social, al fine di garantire una maggiore integrazione dell’anziano nella società. L’anziano imparerà o migliorerà l’utilizzo dello smartphone e di internet, dei social, in particolare di Faceebok, nonché l’utilizzo della videocamera e della videochiamata. Sarà previsto un concorso a premi (per i primi 3 classificati) per la foto ed il video più bello realizzato dagli anziani a termine del corso. A termine del corso sarà previsto un pranzo/cena a base di prodotti tipici del territorio con la partecipazione dei promotori del progetto e la premiazione dei vincitori buone pratiche di cittadinanza attiva dell’anziano a contrasto della solitudine

Area 3.

Lotta alla solitudine dell’anziano, attraverso la partecipazione ad attività di socializzazione tra anziani di diverse realtà del territorio provinciale e nazionale, anche attraverso la programmazione di gite sociali

Nell’ambito dell’Area 3 del progetto, saranno realizzate le seguenti attività:

  • Realizzazione di Proposte di itinerari Turistici, con visite alla città di Benevento;
  • Promozione della proposta turistica tramite la Confeuro Nazionale alle varie Confeuro Territoriali ed ai propri iscritti in particolare pensionati.
  • Individuazioni di pensionati che vorranno dedicarsi ad essere guide turistiche nella propria città.
  • Organizzazione di una gita sociale Turistico/Culturale/Religiosa presso meta da individuare

SEDI DI SVOLGIMENTO:

Associazione Culturale SIMPOSIO ACADEMY- Via Martiri D’Ungheria 4 – 82100 BENEVENTO

Centro Medico Morgagni Benevento

Sedi Comunali CONFEURO di Baselice (BN), Foglianise (BN), San Salvatore Telesino (BN)

ENTI PROMOTORI: ASSOCIAZIONE TULIPANO BIANCO – CONFEURO ASSOCIAZIONE TERRITORIALE SANNIO – CENTRO MEDICO MORGAGNI

ENTE ATTUATORE: SIMPOSIO ACADEMY ASSOCIAZIONE CULTURALE

PATROCINIO: COMUNE DI BENEVENTO – ASL BN 1

Il Soggetto Promotore

CONFEURO ASSOCIAZIONE TERRITORIALE SANNIO

CALENDARIO DELLE ATTIVITA’

E PIANO ECONOMICO

AREA 1

Prevenzione e salute

Nell’ambito dell’Area 1, saranno svolte le seguenti attività:

  • Convegno Presentazione del Progetto
  • N. 7 giorni di formazione per Pensionati Attivisti e Collaboratori del Progetto
  • Incontri, presso la sede dell’Associazione Il Simposio e i Punti di Ascolto sulla corretta alimentazione e sulla promozione dell’attività fisica e cognitiva per un invecchiamento attivo;
  • Laboratori interattivi condotti da anziani con:
    • Sessioni di attività fisica e giochi di società;
    • Autoproduzione alimentare collettiva;
    • Realizzazione del ricettario delle nonne
  • N. 2 giornate della prevenzione, con visite gratuite ad opera di medici specialisti

AVVIO ATTIVITA’ : 01/05/2023

DURATA 4 MESI (31/08/2023)

FIGURE PROFESSIONALI:

  • N. 4 TUTOR
  • N. 1 NUTRIZIONISTA/DIETOLOGA
  • N. 3 MEDICI SPECIALISTI IN ENDOCRINOLOGIA, SENOLOGIA, UROLOGIA