Il progetto nasce in collaborazione con l’ Associazione Promozione Sociale “Il TULIPANO BIANCO ” con sede a Roma, la quale ha manifestato la sua disponibilità a convertire una precedente donazione di finanziamento di un progetto di danza etnica non più attuabile per emergenza COVID-19, verso una nuova progettualità a favore della didattica a distanza nella scuola dell’infanzia e dotazione di dispositivi tecnologici ad essa finalizzati. Di fronte all’emergenza nazionale legata alla diffusione del Covid-19, le tecnologie si sono rivelate improvvisamente un’ancora di salvezza, permettendo per esempio di portare avanti in modalità da remoto , molte attività che altrimenti si sarebbero fermate, ma hanno anche messo in evidenza contraddizioni e carenze ( tecnologiche e di competenze), rischiando di accentuare distanze sociali già esistenti, se non addirittura generarne di nuove.
Destinatari:
docenti ed alunni dell’Istituto Comprensivo Salvo.D’Acquisto, Via Pellicelli 6, Parma. Quando il Presidente del Consiglio dei Ministri ha emanato il decreto di sospensione delle attività didattiche, il 4 marzo 2020, eravamo disorientati, non avevamo avuto neanche il tempo di dire qualcosa ai nostri alunni, di dare loro qualche raccomandazione o qualche semplice indicazione su come avrebbero potuto raggiungerci. Perché, anche se allora si parlava di un rientro in classe il 16 marzo, in realtà era apparso subito chiaro che la situazione era assai incerta e bisognava aspettare la sua evoluzione che purtroppo ora ben conosciamo.
Finalità (perché si è scelto questo progetto?)
Le direttive ministeriali, a fronte dell’emergenza sanitaria nazionale che ha travolto anche le istituzioni scolastiche, hanno imposto un nuovo pensare, una nuova organizzazione della didattica. In questo scenario, il mondo della scuola è stato improvvisamente catapultato ( da un giorno all’altro, possiamo davvero dire ) dalle lezioni in presenza e frontali, alla ricerca di ogni modo possibile di mantenere la vicinanza e la relazione educativa ed affettiva con i bambini e i ragazzi. L’unica via praticabile è stata l’attivazione della DAD di cui usufruiscono docenti e alunni , tutti da casa, con inevitabile coinvolgimento delle famiglie, aprendo così un enorme processo di trasformazione e crescita culturale che ha letteralmente avviato molti genitori all’utilizzo di altri canali comunicativi (pc, piattaforme digitali) funzionali all’apprendimento delle nozioni e al mantenimento del contesto classe. Secondo quanto previsto dal Dpcm dell’8 marzo 2020, i Dirigenti Scolastici, “attivano per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di D.A.D. e F.A.D.”. Come ha evidenziato il 13 marzo scorso, l’Osservatorio Scuola a Distanza, sarebbero ben 7 su 10 i genitori che ogni giorno assistono i propri figli nello smart learning, conducendo al contempo il proprio smart working. Le competenze tecnologiche, trasversali, consentono di portare avanti in modalità smart working attività che probabilmente avrebbero subìto un arresto. Il progetto ha come obiettivo il raggiungimento di tutti gli utenti, abbattendo anche le distanze e le contraddizioni del digital divide che, purtroppo, riguarda ancora troppe famiglie, spesso in difficoltà culturali e/o economiche. La dotazione della scuola di personal computer è indirizzata in maniera strategica all’ abbattimento delle distanze sociali, garantendo in questo particolare frangente attraverso l’uso di dispositivi tecnologici , lo stesso diritto di accesso all’istruzione in modo traversale alle generazioni ed età.
Obiettivi:
L’obiettivo principale della DAD, in particolare in questi momenti così marcati dal distanziamento fisico, è di mantenere un contatto con alunni e famiglie per sostenere la socialità e il senso di appartenenza alla comunità e per garantire la continuità educativa e didattica. Per questo motivo gli obiettivi della didattica a distanza devono essere coerenti con le finalità educative e formative .
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sviluppo degli apprendimenti e delle competenze e cura della crescita culturale e umana di ciascuno studente, tenendo conto dell’età, dei bisogni e degli stili di apprendimento;
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potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali;
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valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie;
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condivisione di un insieme di regole con individuazione delle modalità ritenute più idonee per favorire la responsabilizzazione, l’integrazione e l’assunzione di impegni di miglioramento e di esercizio di cittadinanza attiva e legalità;
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adeguamento della didattica e l’azione formativa e organizzativa della scuola al nuovo PSND ( Piano Nazionale Scuola Digitale), valorizzando le tecnologie esistenti, favorendo il passaggio a una didattica attiva e laboratoriale e promuovendo gradualmente ambienti digitali flessibili e orientati all’innovazione, alla condivisione dei saperi e all’utilizzo di risorse aperte.
Un altro aspetto importante del nostro agire lo ritroviamo nel concetto di “misura”. Misura nelle proposte, nel modo di comunicare, nell’uso della parola e dello sguardo. La misura non è un freno nei confronti del ( possibile ) traboccare delle emozioni. Lo vediamo nelle videoconferenze attivate coi genitori e studenti. C’è emozione nel ritrovarsi, soprattutto con i bimbi della nostra scuola dell’infanzia ed è facile intercettare emozioni dei bimbi, di mamme, papà , docenti. Quando parlo di misura, intendiamo anche il rispetto delle condizioni soggettive delle famiglie e, in taluni casi del loro dolore, delle loro attese, delle loro difficoltà, che a volte non conosciamo. In talune situazioni occorre entrare in “punta di piedi” ponendoci in profondo ascolto, pronti a cogliere aperture o disponibilità. Capiamo molto bene che questa “ emergenza sanitaria” ci ha posto difronte ad una situazione alquanto “impegnativa e delicata”: anche per questo la collaborazione con l’ Associazione “ Il Tulipano Bianco” ci conforta e sostiene nella resilienza indispensabile a tutti noi in questa fase. Esprimiamo anche qui tutta la nostra riconoscenza per la sensibilità ,la vicinanza e la capacità di accogliere e interpretare i bisogni delle comunità educanti e della società tutta, a partire dalle necessità dei più “ deboli” e svantaggiati che spesso patiscono anche fragilità emotive e psicologiche che ulteriormente li emarginano.
Durata:
il progetto si svilupperà a cavallo tra il termine del corrente anno scolastico (maggio-giugno 2020) e l’intero arco del prossimo a..s. 2020/2021 : continuerà a tenere “agganciati” col nostro “filo rosso emozionale”, i rapporti umani sia con i nostri alunni, sia con le rispettive famiglie, in questa attuale fase di Didattica a Distanza, ma si adatterà ad ogni formula futura di attività didattica (a distanza, blended, in presenza) rimodulando la funzione e l’impiego delle tecnologie acquisite in base all’assetto che sarà previsto in futuro per le attività scolastiche : infatti la funzione di questi strumenti non si esaurirà col termine dell’emergenza, ( che speriamo avvenga il prima possibile), ma costituirà per noi una preziosa risorsa che conferirà un valore aggiunto alla nostra offerta formativa e alle sue potenzialità di sviluppo creativo .